Allenarsi e rafforzare il rapporto con il proprio cane con l’agility dog
Tra i bisogni fondamentali da soddisfare affinché il nostro cane viva un’esistenza completa e appagante c’è quello di varietà. Non possiamo limitarci a portarlo fuori per poco tempo, a passeggiare sempre per le stesse strade, a giocare poco e tutti i giorni con i medesimi oggetti. Un’alternativa alla monotonia a cui a volte costringiamo gli amici a 4 zampe (e noi stessi) può essere l’agility dog. Nicola Ratti, amico del canile e istruttore cinofilo del centro K1 DOG – school, sport & fun di Monopoli, risponde qui alle nostre domande su questa disciplina.
Che cos'è l'agility dog?
L’agility dog è diventata una vera e propria disciplina sportiva, con gare a livello nazionale e internazionale, e consiste in un percorso a ostacoli.
L’attività viene svolta da una coppia, un binomio cane-uomo. Il conduttore ha il compito di indicare al cane con segnali, sia verbali che gestuali, la sequenza di ostacoli (salti, tubi, palizzata, bascula ecc. ) che dovrà affrontare. L'obiettivo è quello di non commettere errori e completare l'intero percorso nel minor tempo possibile.
Chi può praticare questo sport?
L’agility dog è uno sport adatto a tutti i cani, di qualsiasi taglia, con o senza pedigree, quindi anche ai meticci. I cani, naturalmente, devono essere in buona salute. In base alle federazioni o agli enti di promozione sportiva, ci saranno differenti categorie basate sull’altezza: quindi, ad esempio, un jack russell gareggerà in una diversa categoria rispetto a un border collie e i salti che dovrà affrontare saranno più piccoli. Quando iniziare a praticare questa disciplina? Per debuttare il cane deve aver compiuto 18 mesi. Per quanto riguarda il conduttore, invece, non c'è limite di età.
A cosa può servire praticare l’agility dog con il proprio cane?
Se praticato nella maniera corretta, aiuta il cane - e anche il conduttore - a mantenersi in forma, allena la sua muscolatura e le sue capacità di concentrazione. Può essere un buon sistema per canalizzare le energie dell’animale e creare un gioco di collaborazione tra cane e uomo. Il punto di partenza è la comunicazione, quindi l'umano dovrà imparare a capire e a farsi capire dal proprio compagno e scegliere i segnali giusti da impartire al momento giusto. L’approccio a ogni ostacolo viene preparato e allenato con calma e pazienza.
Per quanto riguarda la mia esperienza di istruttore, ho portato l'agility dog a Monopoli nel 2010. Sono riuscito a creare una squadra, abbiamo girato l'Italia e la mia collaboratrice, Marianna Minoia, ha partecipato ai Mondiali – gli World Agility Championship - nel 2019 con Kyle, il suo border collie. Al di là dello sport inteso come competizione, l’agility dog offre - anche ai proprietari che non vogliono praticarla in maniera agonistica - la possibilità di trascorrere del tempo di qualità con il proprio compagno a 4 zampe e di creare con lui un rapporto di intesa perfetta e armonia.
Credits: foto di Nicola Ratti